Storia
L’Amaru Unnimaffissu nasce da un idea della famiglia Siciliano che opera, in Sicilia, nel settore della distribuzione organizzata, Horeca e Super-horeca, da oltre 30 anni.
Tutto cominciò nel 2013 quando da una banale osservazione sul vasto mercato dei rosoli, ci accorgemmo che nessuno aveva ancora pensato a realizzare qualcosa che fosse un mix di più “materie prime” siciliane. Da qui, da una semplice intuizione, nasce il desiderio di creare un nuovo prodotto che potesse racchiudere più ingredienti della tradizione made in Sicily.
Ci “fissiamo” quindi, di ricercare con innumerevoli prove e degustazioni, l’equilibrio giusto per il nostro liquore. L’aiuto di tanti amici ed amiche, ristoratori, consumatori e conoscitori dei prodotti tipici della nostra terra ha portato pian piano, ad un perfezionamento del prodotto iniziale.
Questa “fissazione” trova il giusto mix quando riusciamo a fare incontrare, nelle dovute proporzioni, gli infusi di carruba, fichi d’india ed arancia, generando un rosolio dal gusto fresco e particolare.
La nostra fissazione cominciava a prendere corpo e ad avere un nome: “Amaru Unnimaffissu”, che tradotto in Italiano contraddistingue il carattere e la caparbietà di chi si mette un qualcosa in testa e non molla mai pur di raggiungerla. Vista la fissazione che ci aveva animato sin dall’inizio il nome era perfetto! La storia però non finisce qui!
C’era un problema da risolvere: il consumatore leggendo l’etichetta, pensava obiettivamente di trovarsi davanti ad un amaro ma di fatto il nostro era un rosolio. Ecco allora la seconda importante intuizione: decidiamo di aggiungere al nostro mix del caramello e qualche erba aromatica.
Il gioco è fatto, il nostro rosolio non solo entra nella famiglia degli amari ma grazie all’aggiunta di questi due ingredienti acquista un notevole miglioramento di gusto e profumo. Come si suol dire…” ogni ‘mpidimentu è giuvamentu”. (ogni difficoltà può essere di giovamento)
Nel 2014, imbottigliamo il primo lotto: l’ avventura sta per cominciare! La commercializzazione dell’ Amaru Unnimaffissu inizia, riscontrando di giorno in giorno continui apprezzamenti e successi di vendita. Il tormentone “Amaru Unnimaffissu” è destinato ad accompagnare i migliori momenti delle vostre giornate, soli o in compagnia…l’importante è berlo rigorosamente freddo, ma senza ghiaccio!
Ingredienti
Scorza d'arancia
Originario della Cina e del sud-est asiatico, questo tipico frutto invernale sarebbe stato importato in Europa solo nel XIV secolo da marinai portoghesi. Tuttavia alcuni testi antico-romani ne parlano già nel I secolo; veniva coltivata in Sicilia e dove era chiamato melarancia, il che potrebbe significare che il frutto avesse raggiunto l’Europa via terra. Potrebbero essere corrette entrambe le teorie. Probabilmente l’arancio giunse davvero in Europa per la via della seta, ma la coltivazione prese piede solo nella calda Sicilia, dove la sua diffusione si arenò. Solo dopo secoli venne riscoperto dai marinai portoghesi.
Carruba
La carruba è considerata anche un buon sostituto della cioccolata grazie al suo sapore dolce e gradevole, ottimo compromesso per chi vuole mantenersi in forma, assumendo poche calorie e pochi grassi senza però rinunciare a qualche dolcetto ogni tanto. Produce dei baccelli molto simili a dei fagioli, ma più grandi e di colore marrone, che contengono i semi e il frutto è raccolto di solito all’inizio della stagione autunnale. La carruba è il frutto dell’albero carrubo, un imponente pianta diffusa in tutto il mediterraneo poiché per crescere, ha bisogno di molto sole e di un ambiente tendenzialmente arido. Si tratta di un albero molto longevo che può raggiungere i 500 anni, grazie al suo ritmo di crescita lentissimo.
Fico d'India
Diverse ricerche scientifiche ne hanno evidenziato l’efficacia nella cura del diabete, nel controllo del tasso di colesterolo nel sangue, nel trattamento del sovrappeso, dei disturbi gastrointestinali e delle malattie cutanee. Questa pianta ha rivoluzionato tutti i canoni vegetativi conosciuti all’epoca: infatti ha un tronco che non è tale, foglie che non sono foglie, spine che invece sono foglie, ed è praticamente eterno La pianta di fico d’India è nativa del Messico. Da qui, nell’antichità, si diffuse tra le popolazioni del Centro America che la coltivavano e commerciavano già ai tempi degli Aztechi, presso i quali era considerata pianta sacra con forti valori simbolici.